Il peperoncino, caldo e di sapore pungente, sia prima sia dopo la digestione, abbassa il livello di kapha e aumenta quello di pitta. Inizialmente, la sua azione riscaldante contribuisce a controllare vata ma con il tempo la sua natura pungente ne provoca l'incremento. Nonostante questa spezia non sia originaria dell'India, è molto apprezzata e occupa un posto importante nella tradizione culinaria di questo paese. Se mangiato nella stagione calda, il peperoncino svolge un'azione diaforetica, contribuendo a mantenere fresco il corpo ma il consumo abituale di questa sostanza finisce per surriscaldare l'organismo. Gli abitanti dei villaggi applicano la polvere di peperoncino sui morsi dei cani e di altri animali, in quanto le attribuiscono il potere di uccidere gli agenti patogeni, fra cui il virus della rabbia. La polvere di peperoncino viene anche assunta per via interna come rimedio d'emergenza nei casi di diarrea acuta, di colera, di emorragia intestinale e uterina; tuttavia il ripetuto ricorso a questa sostanza per questo scopo è destinato ad aggravare lo stato della malattia.
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