lunedì 11 gennaio 2016

Ashvagandha - Withania somnifera

Il termine sanscrito con il quale viene identificata questa pianta significa "odore di cavallo", perché sembra che la radice fresca della  Withania somnifera abbia l'odore dell'urina di cavallo. La radice dell'ashvagandha, che appartiene alla famiglia delle Solanacee, di cui fanno parte anche lo Hyoscyamus niger, la belladonna e il pomodoro, si differenzia da quella di molti suoi parenti per le sue qualità: è amara (tikta), astringente (kashaya) e dolce (madhur), ha potenza (virya) calda e sapore postdigestivo dolce (madhura vipaka). La Withania somnifera ha proprietà di abbassare vata e kapha ma se assunta in dosi massicce può indurre l'aumento di pitta o ama. E' una pianta afrodisiaca e tonificante e viene usata principalmente per combattere la debolezza dovuta alla vecchiaia, all'esaurimen to nervoso o, semplicemente, all'affaticamento. Nutre e schiarisce la mente, calma e rafforza i nervi e favorisce un sonno profondo e riposante; rinnova il midollo e shukra, rigenera il corpo e la mente e allevia stati morbosi come i reumatismi, la consunzione, l'impotenza, la paralisi, la sterilità, il deperimento fisico e alcune malattie neurologiche come la sclerosi multipla. Somministrata in piccole dosi è un tonico efficace, indicato per le donne che accusano astenia in menopausa ma va prescritta con cautela perché, assunta in quantità massicce, può indurre l'aborto. L'infuso di foglie di Withania somnifera esercita un'azione antipiretica; le foglie abbrustolite vengono applicate sui foruncoli e sugli edemi mentre il frutto e i semi di questa solanacea hanno proprietà diuretiche.



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