giovedì 4 febbraio 2016

Vivere bene

Quella presente è l'unica vita che ciascuno di noi, in quanto tale, può vivere, perciò abbiamo il dovere, verso noi stessi e verso il mondo, di fare il possibile per viverla bene.
I quattro fini vedici della vita possono essere così riassunti: giusto sostentamento, ricerca della ricchezza, godimento del desiderio, realizzazione della natura transitoria dell'esistenza. Charaka li sintetizza in tre obiettivi: l'obiettivo della vita, il perseguimento della ricchezza e l'obiettivo della vita dopo la morte. Il più importante di questi tre fini è il primo, che implica la ricerca della salute, perché senza la salute non possiamo godere della vita né raggiungere i traguardi che ci prefiggiamo. Poiché è impossibile godere di buona salute se non si hanno validi rapporti umani, se non si possiede di un certo benessere economico, se non si è soddisfatti e sufficientemente distaccati dal mondo, è necessario prestare attenzione sia alle proprie condizioni psicofisiche sia, più in generale, alle proprie scelte di vita. 
Nell'ottica ayurvedica, la salute del corpo rappresenta l'obiettivo sommo che ciascun individuo deve cercare di raggiungere. Scrive Charaka :

Pertanto, l'uomo intelligente dovrebbe fare ogni possibile sforzo per conseguire il  benessere del corpo. Poiché gli esseri umani sono incarnati nel corpo, esso è il vero fondamento del benessere della persona. E' dovere di ciascuno prendersi cura del proprio corpo trascurando ogni altra cosa, perché in mancanza del corpo viene meno tutto ciò che caratterizza gli esseri incarnati. 


Quella di Charaka non è una professione di ateismo epicureo: l'Ayurveda proclama a chiare lettere il primato dello spirito ma per sopravvivere nella realtà mondana bisogna essere pratici.Oltre a preoccuparsi della salute, il capofamiglia dovrà cercare di conseguire un certo benessere economico. Afferma Charaka: Non esiste certamente sventura più grande di quella di un uomo longevo, la cui vita è priva di quegli annessi e connessi che la rendono degna di essere vissuta. 
Grazie alla salute e alla ricchezza è possibile, in rapporto ai propri giusti mezzi di sostentamento, vivere una vita lunga e dignitosa, nel corso della quale, osservando opportune pratiche spirituali, ci si può preparare tranquillamente alla vita nell'aldilà.
L'Ayurveda prevede tre stadi nella conquista della salute: 
1) lo svolgimento di attività quotidiane e stagionali per prevenire l'insorgenza delle malattie
2) l'adozione di terapie purificatrici per combatterle
3) l'osservanza di una pratica di rinnovamento e rivitalizzazione dell'organismo per migliorare lo stato di salute e la qualità della vita. 

La medicina preventiva ayurvedica si chiama svasthavtta, che significa "assunzione di buone abitudini", e si basa sul principio fondamentale di evitare ogni eccesso. E' possibile vivere in armonia ed in buona salute soltanto godendo di ogni cosa nella misura giusta e al momento giusto.