venerdì 28 ottobre 2016

Articolazioni scricchiolanti - parte 3


Terapia dell’artrite
Il primo passo nella cura dell’artrite reumatoide consiste nel riconoscere che il corpo si trova a sopportare il conflitto per proteggere la mente, impedendole di confrontarsi con i sentimenti confusi o repressi. Se riusciamo ad ammettere la presenza del conflitto interno e ad esprimere la volontà di venirne a patti, possiamo avvalerci delle terapie per controllare gli effetti fisici della malattia, fidando nel fatto che le cause nascoste non aggraveranno nel frattempo la situazione. Possiamo scoprire che la volontà di affrontare la realtà è sufficiente a controllare la malattia qualora venga associata ad adeguate misure fisiche, soprattutto se la patologia è stata scatenata da una dieta inappropriata. E anche se le emozioni sono state la causa principale, i progressi ottenuti con il trattamento fisico aumenteranno la fiducia circa le possibilità di guarigione, rendendo più  facile trattare con la mente quando ci sentiremo pronti a farlo.
Al pari delle altre malattie autoimmuni, l’artrite reumatoide cronica si manifesta in due fasi alterne:
1.    Esacerbazione
2.    Remissione

Nella fase di esacerbazione sono presenti tutti i sintomi fisici, compresa la flogosi acuta delle articolazioni. 
Nella fase di remissione i sintomi scompaiono perché l’accumulo dei dosha nelle articolazioni è uscito dallo stato di emergenza.
I dosha sono sempre nelle articolazioni minacciandole di gravi paralisi, tuttavia le loro minacce cadono temporaneamente nel vuoto perché il livello di accumulo si trova al di sotto della soglia necessaria perché i sintomi si manifestino. Quando un secchio posto sotto il rubinetto si riempie completamente, trabocca; chiudendo il rubinetto il secchio smette di traboccare ma rimane pieno. Non appena il rubinetto si riapre, anche solo di un filo, il secchio trabocca di nuovo. Poiché nelle articolazioni artritiche l’ama è radicato in profondità, ogni accumulo di dosha nell'apparato digerente, tende sempre a ritornare nelle articolazioni, esacerbando nuovamente la malattia.
Una cura efficace dell’artrite implica l’espulsione immediata dei dosha durante la fase di esacerbazione, e l’espulsione graduale dell’ama durante la fase di remissione. I principi di base del trattamento dell’artrite reumatoide si possono riassumere nella seguente formula ayurvedica: digiuno – sudorazione – amaro e piccante al fine di riaccendere il fuoco digestivo.


Sudorazione .
Poiché l’ama ostruisce vata, l’impiego di olio comune peggiorerà le cose. Soltanto l’olio di ricino può ridurre l’infiammazione e asportare l’ama. Stendete sull'articolazione un velo di olio di ricino, applicandovi in seguito una fonte di calore secco. Il calore umido peggiora sia l’ostruzione che la congestione. Vanno bene la borsa di acqua calda o il cuscinetto termico ma è meglio ancora riscaldare una miscela di parti uguali di sabbia e sale chiudendola poi in sacchettini di tela da applicare sulla parte dolente. L’asciuttezza di questi materiali assorbe la congestione articolare. Adatti anche i bagni di sole a causa del calore risanante dei raggi solari, e perché la vitamina D che esso produce è vitale per la salute del colon e del tessuto osseo. 
I cataplasmi, che un tempo anche in Sicilia venivano fatti con i semi di lino per i dolori articolari alle spalle, fanno “sudare” l’articolazione permeandola con il calore intrinseco alle erbe utilizzate. La pasta di zenzero essiccato favorisce la digestione dell’ama penetrato in profondità nell'articolazione. La radice di consolida maggiore lenisce e risana. Uno spesso strato di pasta di rabarbaro lasciata seccare sull'articolazione aiuta a ridurne il gonfiore. Appropriati, in determinate circostanze, anche gli aghi di pino e il pepe di Cayenna. Quest’ultimo, insieme all'ortica, può essere impiegato per irritare l’articolazione in modo che inizi essa stessa il processo di auto purificazione; tale rimedio è sconsigliato agli individui pitta o nei casi di grave infiammazione.
Le sostanze amare catalizzano l’azione digestiva sulle tossine, consentendone una rapida diminuzione. Tutte le sostanze amare possono rivelarsi benefiche in fase di esacerbazione, anche se ciascuna di esse è dotata di proprietà specifiche. La genziana è utile in caso di perdita significativa dell’appetito accompagnata da indigestione. L’aloe vera lenisce l’apparato digerente e purifica il fegato. L’alfalfa è un antidolorifico naturale e purifica il colon. L’artiglio del diavolo allevia il dolore intenso. La radice di liquirizia esercita un effetto paragonabile al cortisone. L'echinacea aiuta ad espellere i micro organismi parassitari. Per controllare l’infiammazione nell’artrite reumatoide il preparato per eccellenza è il Guggulu: il suo sapore è prevalentemente amaro, sebbene sia anche piccante , astringente e dolce, l’energia è calda e l’effetto finale (vipaka) è piccante. Guggulu espelle l’ama dalle articolazioni, esercita un’azione antiflogistica e migliora il metabolismo del tessuto adiposo.
Utile la combinazione Triphala Guggulu: la Triphala purifica l’organismo, il Trikatu ne migliora la digestione.
L’olio di ricino è un rimedio specifico contro l’artrite reumatoide: è piccante, accresce il potere digestivo, controllando vata e asportando le tossine dal colon e dal tessuto osseo.  







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