Si
utilizza il principio attivo dello scambio termico tipico della pietra lavica,
che ha la funzione di assorbire il freddo dalle ossa e rilasciare calore utile
a disturbi ossei e muscolari per l’attenuazione delle tensioni.
Torcicollo,
lombalgia, cervicale, dolori ossei, rigidità muscolare, migliora il ritorno
venoso e la circolazione arteriosa, profondo rilassamento mentale.
Il
massaggio con pietre calde nasce dalla consapevolezza che il mondo minerale ha
una grande carica vibrazionale ed offre sostegno a più livelli; nasce infatti
agli albori della civiltà, quando il legame con Madre Terra era parte
integrante della sopravvivenza stessa.
I minerali
venivano usati dagli antichi per proteggere, per riti propiziatori, per
ornamento, per curare e diagnosticare malattie posizionandoli sulle varie parti
del corpo. Basti pensare ai druidi celti o agli egizi o ai nativi americani,
passando dalla cultura greca ed indiana per notare come tutti questi popoli
abbiano utilizzato le pietre con sacralità.
Il
massaggio con pietre calde ha quindi lo scopo di alleviare dolori o guarire
alcune malattie, utilizzando l’azione di scambio termico ossia la proprietà di
rilasciare calore in cambio di freddo. Ed il calore dona grande sollievo nei
casi di
Ø
Contratture
Ø
Congestioni
da freddo
Ø
Mal
di schiena
Ø
Mal
di pancia
Ø
Costipazioni
Ø
Dolori
ossei
Inoltre il
calore facilita l’assorbimento degli oli, permettendone di sfruttare al meglio
le proprietà.
Le pietre
basaltiche sono le più adatte a tale scambio e mantenimento di calore, in
particolare sono proprio le pietre laviche dell’Etna ad essere le più preziose,
per la grande ricchezza di silicio, ferro e carbonella.
Per il
mantenimento, invece, del freddo, o per effettuare lo sbalzo termico utile in
alcune situazioni di problemi circolatori, ci si avvale dei marmi, pietre
adatte a mantenere appunto, il freddo.
In Cina,
per i massaggi con le pietre, venivano usati dei pregiati set di giada che ha
proprietà di mantenere sia il caldo che il freddo.
Il Ratnabhyangam è ottimo per gli squilibri
vata quali
Ø
Torcicollo
Ø
Lombalgia
Ø
Cervicale
Ø
Dolori
ossei
Ø
Artrite
reumatoide
Ø
Artrosi
Ø
Articolazioni
rigide e gonfie
Ø
Trapezi
contratti
Con l’uso
di temperature più tiepide, anche gli
squilibri di tipo pitta possono
trarre giovamento.
Per
problematiche kapha, quali ritenzione
di muco o ritenzione idrica, il Ratnabhyangam
è ideale, poiché asciuga l’umidità.
Chi si
sottopone al Ratnabhyangam è bene che
mangi solo frutta 1 ora prima.
Il
trattamento dura 1 ora e 10’ circa.
Riepilogando
i benefici del Ratnabhyangam, dal
punto di vista fisico essi sono:
Ø
Scioglie
la rigidità muscolare
Ø
Allevia
la tensione di tutta la colonna vertebrale
Ø
Decongestiona
i depositi linfatici
Ø
Migliora
la ritenzione dei liquidi
Ø
Migliora
la circolazione arteriosa
Ø
Sblocca
gli scambi metabolici all’interno dell’organismo
Ø
Aiuta
i processi di disintossicazione propri dell’organismo
Ø
Migliora
la mobilità articolare
Ø
Migliora
il ritorno venoso
Ø
Leviga
accuratamente la pelle, azione scrub
Dal punto
di vista energetico i benefici del Ratnabhyangam
sono:
Ø
Generale
sensazione di benessere
Ø
Profondo
rilassamento mentale
Ø
Coscienza
della propria unità corporea
Ø
Riattivazione
dei punti energetici del corpo, chakra e marma.
Poiché è
il forte calore che si utilizza, il Ratnabhyangam
non è indicato per:
Ø
Capilalri
fragili
Ø
Vene
varicose
Ø
Infiammazioni
dei vasi linfatici
Ø
Ferite
aperte
Ø
Nei
Ø
Lesioni
cutanee
Ø
Herpes
Ø
Nausea
Ø
Febbre
Ø
Ernie
Ø
Infiammazioni
della colonna vertebrale
Ø
gravidanza
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