venerdì 4 luglio 2014

Yoga, carne e ahimsa



Mangiare carne è una cosa che ogni studente di Yoga dovrebbe diminuire se non evitare del tutto, questo vale soprattutto per la carne rossa. La ragione principale è che mangiare carne viola il principio yogico di ahimsa, il principio della non violenza che è il primo yama, la disciplina di vita della pratica yoga. Se la pratica dell Yoga è fondata su azioni che danneggiano altre creature, tale pratica non potrà portarci molto lontano.
Il corpo, i denti e il sistema digerente dell'uomo sono quelli di un animale vegetariano. I cibi vegetali forniscono le sostanze nutrienti ideali per sviluppare le sensibilità umane che si basano sul raffinamento del corpo fisico e astrale. La carne aumenta il fuoco animale nel corpo e porta a far funzionare in noi le tendenze degli animali carnivori; ciò favorisce la rabbia, i desideri smodati e altre emozioni negative. La fiamma creata dall'energia carnea è impura e genera un fumo emotivo che distorce la mente e il sistema nervoso. La dieta carnea comunica alle cellule l'energia della distruzione creando in esse dei processi che portano alla malattia e al decadimento; porta nel campo dell'aura un'energia sottile di morte, riducendo nel corpo il flusso dei prana più elevati. La vita delle creature che abbiamo mangiato appesantisce il corpo astrale con i sentimenti e le emozioni negative che hanno accumulato.
La carne produce un tipo di tessuto tamasico e pesante che ostruisce i canali e tende a infiacchire la mente. Questo non significa che le pratiche spirituali non abbiano effetto su una persona che mangia carne ma significa che se hanno successo, il che è poco probabile, c'è pericolo che essendo un tipo di combustibile poco raffinato, la carne crei nel corpo umano un eccesso di calore o un tipo di fumo che distorce qualunque esperienza elevata. Non solo la violenza e il crimine ma anche l'intolleranza religiosa sono stati storicamente più frequenti fra i gruppi etnici che mangiano carne. Non si tratta solo di una questione morale ma di una questione energetica che riguarda il corpo, la mente e lo spirito sia a livello individuale che collettivo. Se a tutto ciò aggiungiamo il danno che il consumo della carne provoca al pianeta in termini di distruzione delle foreste pluviali, inquinamento della terra e dell'acqua, e crescente difficoltà a sostenere la dieta carnea per una popolazione umana in continua crescita, allora non si potrà nascondere la magnitudine del problema. Noi non possiamo evolvere veramente come specie e superare problemi come la guerra e il crimine fino a che non smettiamo di mangiare i nostri fratelli e le nostre sorelle animali.
Oggi molte persone non sono vegetariane ma mangiano pollo e pesce. Anche se la carne di questi animali è meno dannosa della carne rossa, si tratta pur sempre della vita di un altro essere che vive e si muove. 
Altri vegetariano mangiano uova, sono i cosiddetti lacto-ovo vegetariani; Anche se le uova sono meno dannose rispetto al pollo e al pesce o alla carne rossa, sono comunque un prodotto animale che causa lo sfruttamento di questi animali. molti templi indù non ammettono nei loro santuari interni le persone che mangiano uova. Le complicazioni create dagli allevamenti industriali e dall'ingegneria genetica sono altre ragioni per non cibarsi di polli e uova.
Sfortunatamente in Occidente molti praticanti dello Yoga e persino gli insegnanti di Yoga mangiano carne e  a volte durante i ritiri di Yoga e di meditazione viene servito pollo e pesce. E' difficile capire come si possa ignorare la tradizione dharmica di ahimsa, soprattutto quando è facile procurarsi del cibo vegetariano.
...Un vero Yogi deve essere in prima line fra quelli che si occupano della protezione degli animali e della protezione della Terra.

David Frawley esprime magnificamente una verità che appartiene anche a me da sempre.

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