domenica 11 settembre 2016

Linfodrenaggio: benefici e controindicazioni


I tessuti corporei sono formati da miliardi di cellule che ricevono il nutrimento dal sangue e nel sangue riversano i rifiuti creati con la loro continua attività. I vasi sanguigni lasciano filtrare nell'ambiente circostante parte dell’acqua ed altre sostanze che entrano a far parte del liquido interstiziale, ovvero il liquido che si trova tra una cellula e l’altra. Per equilibrare la fuoriuscita di liquidi dai capillari sanguigni, parte di essi rientra nel sangue (circa il 40%), mentre la rimanente “bagna, lava, nutre e difende” i tessuti e, fatto questo, entra nei capillari linfatici prendendo il nome di Linfa.
La linfa nel suo viaggio verso il cuore, incontra varie ghiandole (linfonodi o nodi linfatici), in cui viene filtrata e ripulita da quanto ha raccolto – cellule morte, microbi uccisi, particelle estranee, ecc. i linfonodi si presentano come strutture a forma di fagiolo e misurano da 1 a 20 millimetri di diametro. La linfa entra in essi da vari vasi linfatici (afferenti) e ne esce da uno solo (efferente). Troviamo i linfonodi nel tessuto connettivo, sotto il primo rivestimento delle membrane (epitelio), nell'intestino e nell'apparato genito-urinario.
Se, per qualche motivo, i linfonodi o i vasi linfatici si dovessero ostruire, il liquido si accumula negli spagli interstiziali causando un edema, il gonfiore.
Il massaggio agisce direttamente sul sangue, sui nervi e sul sistema circolatorio linfatico. Il sistema linfatico operante attraverso vasi, nodi e passaggi, non ha capillari per trasportare indipendentemente i suoi fluidi come accade nel sistema circolatorio. La funzione del sistema linfatico è quella di integrare la circolazione sanguigna. Inoltre il sistema linfatico serve come riserva per i muscoli in modo che possano fluttuare in essa. I linfonodi aiutano la circolazione sanguigna drenando l’eccesso dei fluidi dal flusso sanguigno e alleviano il lavoro del cuore. La terapia del massaggio, soprattutto quando viene fatta con olio o sostanze calde, stimola i linfonodi e ha un’azione di pulizia e rivitalizzazione del corpo.
Il linfodrenaggio Ayurvedico, Neerabhyangam, da cui anche la tecnica Voedder prende avvio, è di grande utilità nei casi di sistema linfatico ostruito e i benefici che esso apporta riguardano:
Ø  Insufficienza venosa
Ø  Edema
Ø  Varici
Ø  Problemi alla safena
Ø  Cellulite

È risaputo che dopo una malattia o dopo molte ore trascorse seduti o in piedi, il sistema linfatico ne risente e il Neerabhyangam è un ottimo sistema per ristabilire il giusto equilibrio di liquidi nel corpo, avendo l’eccezionale funzione di aiutare il nostro complesso sistema linfatico.
Per ottenere risultati visibili e duraturi si consigliano almeno 10-12 sedute di linfodrenaggio.

Per evitare di portare nel sangue gli agenti infettivi, è bene non sottoporsi a linfodrenaggio negli stati acuti dei problemi, usando molta cautela nei casi di insufficienza cardiaca, nelle forme asmatiche, flebiti, tromboflebiti e tumori. È assolutamente sconsigliato nei periodi di cure medicinali.

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