lunedì 14 dicembre 2015

Il piacere sessuale in Ayurveda (2)

Il modo in cui avviene il concepimento influenza enormemente lo sviluppo del feto nell'utero materno, la sua esperienza della nascita e la sua vita futura. In altre parole tutta l'esistenza del nascituro è racchiusa nel suo concepimento. Un bambino concepito nella paura e nella lussuria sul sedile posteriore di una macchina si affaccia alla vita in condizioni svantaggiate rispetto a quello che, frutto di un rapporto sessuale sereno ed appagante, tratterrà inconsciamnete parte di quella gioia come seme di un'esistenza futura sana e felice. Secondo Sushruta, l'ambientazione di un convegno amoroso deve rappresentare una festa per tutti gli organi di senso: una notte di luna piena sotto un pergolato fiorito, morbidi indumenti di seta, profumi inebrianti, cibo leggero e nutriente, musica dolce. Quando ogni senso è saziato, un sentimento di soddisfazione permea la coscienza ed il successivo sacrificio orgasmico dello shukra maschile nel fuoco femminile, sazia entrambi i partner: il sesso è, come afferma Vimalananda, mangiare con la bocca inferiore.
Dopo il tatto, il senso più importante da nutrire durante il rapporto sessuale è l'olfatto: in sanscrito esiste un verbo che, oltre a "baciare" significa "odorare". Un uso sapiente di fragranze e di profumi può migliorare il timbro ed il sapore del godimento sessuale. Le donne hanno un olfatto più sviluppato degli uomini, che permette loro di percepire il Muschio, considerato dall'Ayurveda, il profumo ed il cardiotonico per eccellenza, superiore a qualsiasi altro odore. 
Gli antichi saggi sapevano anche un'altra cosa che gli scienziati moderni cominciano ad accettare soltanto ora, e cioè che l'intensità dell'esperienza sessuale femminile è di gran lunga superiore a quella maschile. Il cervello della donna è capace di trasmettere un orgasmo migliore rispetto a quello del suo compagno; l'orgasmo maschile è più simile ad un riflesso, come l'orgasmo dei mammiferi inferiori. E' per questo motivo che molti sessuologi moderni criticano Charaka, accusandolo di occuparsi troppo dell'eccitazione del maschio. C'è del vero nelle loro osservazioni, anche se, a difesa di Charaka, dobbiamo ricordare che egli si preoccupava dei problemi dei suoi pazienti, che per lo più erano uomini, e che era interessato più alla procreazione che al piacere. 
Del resto affrontando il tema della virilità, è lo stesso Charaka ad affermare che il migliore afrodisiaco per un uomo è una donna che lo ami : tutti i possibili motivi di soddisfazione dei sensi si trovano combinati soltanto nella persona della donna, e non altrove...inoltre in essa hanno sede l'onestà, la ricchezza, i buoni auspici ed i due mondi, questo e "l'altro". Perciò un uomo deve onorare la propria compagna in quanto personificazione della dea della ricchezza e della prosperità. Quando le offre la libagione del suo seme, egli onora il fuoco che lei incarna, ed il frutto di questo sacrificio è la prosperità che si manifesta attraverso di lei. Per questo l'atto sessuale è un rito sacrificale interno. La religione tantrica, che è una religione del corpo, considera il rapporto sessuale un atto sacro, che, quando si esplica nel modo giusto, diventa un atto di adorazione. Così come l'Ayurveda di oggi deve molto al Tantra, la sessuologia dell'antica India riflette la secolarizzazione delle ricerche tantriche sulla sessualità umana. Non vi è disparità fra i sessi nel Tantra; ciò nonostante quando venne meno la componente religiosa,nella filosofia della sessualità tantrica si insinuò una sottile forma di discriminzaione. Gli uomini cessarono di vedere il sesso come un sacramento ed iniziarono a considerarlo semplicemente un piacere a cui indulgere. E' facile assuefarsi ai vizi e molti uomini finirono per considerare le donne oggetti di piacere, per poi, una volta disintossicati dalla droga del sesso, vedere in loro le tentatrici che li avevano indotti al vizio. I sacerdoti, prendendo spunto dalle norme restrittive dell'attività sessuale di natura igienica [quelle relative alla salvaguardia dell'equilibrio dei dosha - l'orgasmo, in quanto scarica improvvisa di un'enorme quantità di energia nervosa, può alterare la forza di vata, per cui dopo ogni rapporto sessuale è necessario urinare (per regolare l'attività di apana), lavarsi il viso, le ascelle, i cavi poplitei e le orecchie (per favorire il passaggio di vata e del prana sulla superficie del corpo), fare un po' di stretching o qualche blando esercizio. Altra buona norma è quella di astenersi dal sesso subito dopo i pasti, in caso di malattia acuta e durante la convalescenza] le tradussero in dogma religioso, separando nettamente il sesso salla spiritualità. Così le donne furono ridotte al rango di diavoli tentatori e in India iniziarono a considerarle sante o puttane, senza vie di mezzo. Nonostante la letteratura sanscrita tramandi esempi di amore tenero e devoto fra uomo e donna, a testimonianza del fatto che alcuni uomini continuarono a trattare le loro mogli come dee incarnate, nel paese si impose una mentalità avversa ad ogni forma di erotismo che persiste ancor oggi. 
L'Ayurveda insegna che una vita sessuale sana ed emotivamente appagante è un fattore importantissimo per la salute della donna che, se insoddisfatta, accuserà squilibri che trasmetterà ai suoi figli. Pertanto è auspicabile che gli uomini che desiderano migliorare il mondo e favorire il progresso della civiltà, riflettano attentamente sui propri comportamenti e sulle proprie abitudini sessuali.






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