Colui che si avvicina con intento curativo ad un essere vivente, come nel caso di un operatore o terapista ayurvedico, ha una grossa responsabilità: quello di stare bene innanzitutto con se stesso e di seguire una routine giornaliera (Dinacharya) che gli consenta di mantenere alta la propria energia psicofisica perché il tatto è, fra i cinque sensi, il più sviluppato che abbiamo. Attraverso il tatto si trasferisce a qualsiasi essere vivente il proprio stato d'animo, e nei casi più recettivi, i propri pensieri. Costa quindi tanto essere sempre ben presenti all'atto del trattamento ayurvedico, nel senso che chi pratica questa attività per passione, è attento ai particolari ed è soprattutto attento ad imparare, oltre la tecnica, la disciplina, fondamentale in ogni campo per la riuscita di qualsiavoglia impegno. Disciplina è la parola chiave che porta molti di noi a raggiungere traguardi anche più alti di quelli previsti. Disciplina che comprende una sapiente dose di equilibrio dinamico quotidiano, un pendolo che raggiunge gli estremi sempre meno frequentemente, una qualità ricca di buona volontà, di saggia volontà e di volontà di bene a 360°, che comprende gli altri ma anche noi stessi.
Dal Jihwa Dhauti al Jala Neti, al Nasya, al Surya Namaskar, al Pranayama (la mia respirazione preferita è Nadi Shodhana...anche So Ham), al magnifico Gayatri Mantra...le abitudini di un buon terapista sono tante e tutte salutari.
Ad ogni inizio trattamento, una buona meditazione è d'obbligo, così come la cura delle mani e dell'abbigliamento/divisa, dell'ambiente in cui si svolgerà il trattamento; è d'obbligo pure l'attenzione all'olio più adatto da utilizzare, al contatto vero e proprio, che inizia con il poggiare le mani sulla persona che cerca il nostro aiuto.
Tutto oggi si vende con molta facilità, o con molto interesse, o con un prezzo ben quantificato in base alla tecnica di cui si è padroni ma ci sono cose che non possono essere quantificate, che non possono essere valutate da un ragionamento puramente logico - matematico, come la qualità dell'operatore/terapista, come la qualità dei pensieri che ognuno ha e crea, come la qualità dello stile di vita che si conduce quotidianamente. Ci sono cose che vanno ben al di là della tecnica appresa e che si acquisiscono con il tempo (magari di vita in vita) e che si trasmettono da anima ad anima. Anche questa è disciplina.